Concimazione di post-raccolta: la strategia che migliora la produttività

Una strategia essenziale per migliorare la nutrizione delle piante dopo la raccolta e assicurare una produzione vigorosa e di qualità nella stagione successiva. Ecco il programma Biolchim

La concimazione post-raccolta è una tecnica agronomica fondamentale per garantire un’ottimale nutrizione delle colture (specialmente dopo un ciclo produttivo intenso), con effetti che migliorano la stagione successiva.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo intervento non rappresenta l’ultima concimazione dell’anno, ma piuttosto la prima del ciclo successivo. Infatti, ha un ruolo cruciale nel supportare il risveglio vegetativo primaverile, assicurando che le piante abbiano le risorse necessarie per affrontare al meglio il nuovo ciclo di crescita.

Quando e come intervenire

L’intervento di concimazione post-raccolta viene solitamente eseguito nel periodo autunnale, tra settembre e novembre (a seconda delle colture), quando le piante iniziano a prepararsi per la fase di riposo vegetativo.

È essenziale scegliere il momento giusto: troppo presto, rischiamo di agire su piante ancora in piena attività vegetativa, mentre intervenire troppo tardi, a ridosso della caduta delle foglie, ridurrebbe l’efficacia del trattamento. Le foglie, infatti, devono essere ancora attive dal punto di vista fotosintetico per poter assorbire e traslocare i nutrienti verso gli organi di riserva.

Benefici della concimazione post-raccolta

Gli effetti della concimazione post-raccolta sono visibili nella stagione successiva, con un impatto positivo che può durare anche fino alla caduta petali. Uno degli obiettivi principali è quello di promuovere una fioritura abbondante e uniforme, con fiori grandi e ben strutturati.

Un fiore più grande è il presupposto per avere un frutto di maggiori dimensioni e qualità superiore. Godere di un buon potenziale vegeto-produttivo consente infatti di massimizzare i risultati in termini di resa,

Questa pratica permette inoltre di:

  • ridurre l’alternanza di produzione, stabilizzando le rese nel tempo;
  • ottimizzare la differenziazione delle gemme a fiore;
  • favorire l’allegagione sia direttamente (grazie all’azione nutritiva sulle gemme) che indirettamente (grazie al miglioramento della fioritura);
  • migliorare l’uniformità di germogliamento;
  • facilitare la lignificazione dei tralci e delle parti legnose;
  • incrementare la resistenza dei tessuti, rendendoli più robusti.

La proposta Biolchim per una concimazione post-raccolta ottimale

Biolchim, leader nell’innovazione agronomica, offre una serie di soluzioni mirate per la concimazione post-raccolta. I suoi prodotti sono pensati per ottimizzare la nutrizione delle piante e garantire performance elevate.

Combinazione consigliata:

Per nutrire le piante in post-raccolta, Biolchim consiglia di intervenire per via fogliare, con due specialità del suo catalogo.

  • PROTAMIN® Cu 62: concime a base di rame proteinato con azoto organico e una buona dotazione carbonica. Questo prodotto nutre e rinforza le gemme, aiutando le piante a ristabilire l’equilibrio e le riserve necessarie ad un germogliamento generoso ed uniforme.
  • NUTRI-GEMMA B-Zn™: una miscela di boro etanolammina (5%) e zinco citrato (5%) con glicinbetaina, molecola che svolge un ruolo antistress e osmoprotettivo, particolarmente utile nelle fasi delicate della pianta.

Per ottimizzare l’assorbimento del boro è consigliabile acidificare leggermente la soluzione. Su impianti che hanno prodotto molto o che mostrano storici problemi di germogliamento, può essere utile ripetere l’intervento a distanza di 5-7 giorni.



Differenze nelle colture

Le diverse colture richiedono strategie di concimazione leggermente differenti, in particolare per quanto riguarda il timing e le modalità di intervento.

  • Drupacee, pomacee, vite da tavola e da vino: la strategia suggerita prevede applicazioni fogliari tra settembre/ottobre, avendo cura di ripetere il trattamento negli impianti collinari o problematici.
  • Agrumi: essendo piante sempreverdi, la differenziazione delle gemme termina a fine dicembre/inizio gennaio, quando i frutti sono ancora presenti. Questo significa che gli interventi vanno eseguiti tra ottobre e novembre e rappresentano più un supporto metabolico che una vera e propria concimazione post-raccolta. In questo caso Biolchim consiglia di impiegare PROTAMIN® Cu 62 a dosaggi ridotti in associazione a PHYLEN™ (concime azotato a lenta cessione con azione antistress) oppure NITROCAM® (nitrato doppio di magnesio e calcio con molibdeno).
  • Olivo: su questa coltura, specialmente in impianti intensivi e super-intensivi, la concimazione post-raccolta è cruciale per sostenere la produzione dell’anno successivo. Questo tipo di intervento aiuta a favorire una mignolatura abbondante e una migliore resistenza dei tessuti vegetali.
  • Kiwi: la sincronia tra le piante maschili e femminili è essenziale per massimizzare la produzione. In particolare, nei territori del Centro-Sud Italia, la concimazione post-raccolta si combina in maniera sinergica con l’impiego dell’interruttore di dormienza BLUPRINS K™, amplificando i benefici sul germogliamento e la fioritura.

Applicazioni al terreno

Per il ripristino della fertilità del suolo e per favorire l’attività radicale, la concimazione fogliare può in molti casi avvantaggiarsi di una integrazione nutritiva al suolo, apportata tramite fertirrigazione o mediante concimazione di fondo. Per questo Biolchim suggerisce l’uso di:

  • KELIRON® TOP (chelato di ferro) e FULVUMIN (concime per la fertilità e la vitalità del terreno a base di acidi fulvici). I due formulati si impiegano in fertirrigazione e sono particolarmente utili su suoli calcarei;
  • ORGA-KEM® 6.6.12: concime organo-minerale in pellet, utile per riequilibrare la dotazione nutritiva del terreno e sostenere la crescita delle piante durante tutta la primavera successiva.

Conclusioni

La concimazione post-raccolta è una pratica fondamentale per preparare le piante al ciclo successivo, aumentando la qualità e la quantità delle produzioni. Sebbene non ancora ampiamente diffusa, rappresenta un investimento strategico per ridurre l’alternanza di produzione e migliorare la resa delle colture.

Biolchim, con i suoi prodotti innovativi, offre soluzioni ottimali per agricoltori che vogliono massimizzare il loro potenziale produttivo.